lunedì 10 ottobre 2011

Il Salame più felice del Mondo

Un bel giorno, in un allevamento, nacque un maialino molto intelligente di nome Tredici; fin da subito capì di non essere come gli altri maiali, loro giocavano e scorazzavano nel porcile, rotolandosi nel fango, lui misurava il perimetro della recinzione e cercava di capire quanto potesse essere grande l'allevamento, mentre gli altri grugnivano e mangiavano fino a ingozzarsi, lui silenzioso contava quante carrube mangiava e cercava di immaginare quanto potessero essere alti gli alberi da cui provenivano; purtroppo la forma della sua testa suina non gli permetteva di vedere molto al di fuori di ciò che aveva di fronte alle zampe, quindi la sua intelligenza e le sue capacità erano frustrate da questa limitazione, e spesso si sforzava di escogitare dei modi per vedere oltre il recinto, giusto per vedere dove potesse finire il mondo. Gli altri maiali non lo capivano, lo deridevano; Dodici e Quindici arrivarono persino a prenderlo a testate e scacciarlo in un angolino del porcile. Tredici non si perdeva d'animo, sicuro com'era che ci fosse qualcosa di più, qualcosa oltre, di più grande; tuttavia i suoi piccoli occhi porcini non gli consentivano di arrivare alla soluzione. Il tempo passò e giunse l'ora della macellazione, gli altri si lasciarono trascinare via, stupidi e ignari della loro fine; Tredici invece grazie ai suoi calcoli e alla sua intelligenza aveva intuito il pericolo ed iniziò a scalciare e ad agitarsi senza sosta pur di non lasciarsi acchiappare, fu una lotta lunga ed estenuante finchè ad un tratto due grossi uomini riuscirono ad afferrarlo per le zampe davanti e lo tirarono su di peso e... i suoi occhi videro un'infinita distesa azzurra, meravigliosa, indescrivibile, quello che per tanti anni aveva immaginato ma che non era riuscito a comprendere per l'impossibilità di guardare verso l'alto: il Cielo... era sempre stato li, bellissimo, magnifico... Tredici era così estasiato e felice che si immobilizzò, e non scalciò più neppure quando lo squartarono e lo dissanguarono. Gli allevatori non lo seppero mai, ma quell'anno misero in vendita il Salame più felice del Mondo.

1 commento:

Michi il Disperso ha detto...

Una storia un po triste che ho partorito un po di tempo fa, metafora della vita e di una visone un po egocentrica di tutta la vicenda umana; spero apprezziate l'ironia finale ^^