mercoledì 12 ottobre 2011

L'Arcobaleno

Un giorno di pioggia un bambino guardava il panorama dalla finestra della sua cameretta, quando all'improvviso il sole fece capolino da dietro una nuvola e.. Meraviglia! Agli occhi del bambino apparve un enorme arco di colori brillanti, gigantesco, meraviglioso, sembrava occupasse tutto il cielo, compariva in mezzo alle nuvole e scompariva dietro la collina; con gli occhi lucidi dall'emozione il bimbo ammirava per la prima volta l'Arcobaleno quando, di colpo così come era apparso, il gigantesco arco di luce svanì, e lui sentì subito un grande vuoto e una grande tristezza; di corsa scese le scale e andò da sua madre e le chiese tutto d'un fiato "Mamma! Mamma! ho visto la cosa più bella del mondo! un arco colorato che occupava tutto il cielo, però è già scomparso!" la madre indaffarata rispose "è l'Arcobaleno, nasce dalla pentola piena di monete d'oro di un folletto", il bimbo, ansioso di poter rivedere quello spettacolo la incalzò "e dov'è questo folletto?" la mamma rispose "non lo so, è alla fine dell'Arcobaleno!"; dopo averci rimuginato un po su il bambino si decise e, afferrato uno zainetto con una coperta e due barrette di cioccolata corse fuori alla ricerca dell'Arcobaleno. Camminò in lungo e in largo, visitò posti esotici, paesi stranieri e navigò su mari mai visti; ma solo poche volte riuscì ad avvistare l'Arcobaleno, sempre la, immobile nel cielo, appena lo vedeva iniziava a correre nella direzione di una dlle due estremità, ma sembrava non si avvicinassero mai, e sempre, dopo poco, l'Arcobaleno spariva. Una fredda sera si trovava nei pressi di una foresta, infreddolito e stanco dal lungo camminare, la pioggia scrosciava leggera e lui arrancava in direzione dell'Arcobaleno che ancora una volta aveva fatto capolino tra gli alberi; quasi piangendo con le ultime forze si addentrò nel bosco, solo per veder scomparire nuovamente l'Arcobaleno. Il bimbo cadde a terra ed iniziò a piangere, sicuro ormai della inutilità della sua ricerca, quando dal bosco uscì un'uomo; un piccolo vecchietto con la barba ed i capelli lunghi che, visto il bimbo in lacrime lo chiamò e disse "Cosa ci fai qui tutto solo al freddo?" il bambino colto alla sprovvista smise di piangere e osservò il vecchio per un istante, di certo non sembrava un folletto, e rispose "Sto cercando L'Arcobaleno! Ma mi sfugge sempre!" il vecchio sorrise e ridacchio benevolo, dopodichè disse "ma che Arcobaleno! Seguimi che ti do qualcosa da mengiare, sarai tutto infreddolito! E si inoltrò tra gli alberi, il bambino si rialzò e lo segui, trovandosi presto davanti ad una piccola capanna illuminata con un comignolo da cui usciva un filo di fumo; una volta entrato sentì subito un dolce tepore e si mise a sedere di fronte al vecchio che mescolava una grossa pentola sul focolare "tieni, ho solo un po di minestra, ma è calda e starai meglio!" disse il vecchietto porgendo un piatto fumante al bambino, che lo prese e rispose "Grazie mille! Io ho un po di cioccolata se la vuoi!" E così rimasero tutta sera a mangiare, chiacchierare e ridere al calduccio nella capanna. Quando fù tardi e ormai era ora di tornare a casa il vecchio chiese al bimbo: "dimmi un po giovanotto, cos'è che stavi cercando?""L'Arcobaleno!" rispose subito il bimbo; il vecchio sorrise e scosse la testa, poi iniziò a spiegare "Vedi, l'Arcobaleno in realtà non è altro che la luce del sole che viene riflessa dalle goccioline d'acqua della pioggia, e si divide nei vari colori di cui è composta, questi raggi colpiscono i nostri occhi e a noi sembra che ci sia davvero un'arco in mezzo al cielo!" ci fu un attimo di silenzo ed il bambino si fece triste "Quindi" disse con voce flebile "mi stai dicendo che l'Arcobaleno non esiste?" il vecchio sorrise nuovamente e scosse la testa "Certo che no, piccolo, ti sto dicendo che l'Arcobaleno è DENTRO di te! Sei tu che lo vedi, e sei tu che lo fai apparire; non devi andare per mari e per monti a cercarlo, ce l'hai negli occhi, e nel cuore, ogni momento" A queste parole il volto del bambino si accese di una luce nuova e con gli occhi che brillavano dell'Arcobaleno saltò al collo del vecchio e lo abbracciò forte; dopodichè lo ringraziò e torno a casa contento. Il vecchio folletto con una lacrima andò a letto sereno, felice di aver condiviso anche oggi un po del suo oro con qualcuno.

1 commento:

Michi il Disperso ha detto...

Storia nata da un'intuizione profonda, guardando proprio l'Arcobaleno. Ah, come sarebbe bello se nella realtà fosse tutto semplice come nelle favole..