giovedì 20 ottobre 2011

Il Cagnetto a Pois

Questa è la storia del Cagnetto a Pois. Non è che fosse niente di che, era esattamente come gli altri cani piccoletti, solo che aveva il pelo blu a pois verdi. Agli altri cani però non piaceva perchè la diversità è una brutta bestia; tutti quindi lo maltrattavano e lo prendevano in giro, e nessuno lo voleva intorno. Il Cagnetto a Pois per questo non è che fosse proprio al massimo della felicità, e anzi spesso piangeva rannicchiato in un qualche angolo.
Un giorno però una Fatona (una fata panzona) udì i suoi lamenti, si avvicinò e gli disse: <<Oh povero piccino, senti come piangi. Devi essere proprio tanto infelice. Allora esaudirò un tuo desiderio per tirarti su. Che ne dici? Sei contento?>> <<Uno qualsiasi?>> Chiese il Cagnetto a Pois. <<Ma certamente.>> Rispose la Fatona. <<Sappi che io posso esaudire qualunque desiderio. C'ho la bacchetta magica.>> Il cane allora le chiese: <<Mi faresti diventare un cane marrone?>> La signora disse sorpresa: <<Ma sei proprio sicuro? Tantissimi cani sono marroni.>> <<È proprio per quello, gentile signora.>> Rispose sicuro lui. Allora lei sollevò la bacchetta e disse: <<Come vuoi tu! Bidibibodibibù!>>
Il pelo del Cagnetto a Pois divenne istantaneamente marrone e la Fatona svanì in una nuvoletta turchese subito dopo. Il piccolo cane quindi andò subito tra i suoi simili per provare l'effetto del suo nuovo pelo. Quale felicità! Nessuno lo schivava più ma anzi si mescolava benissimo in mezzo a tutti. Passarono svariati mesi, mentre il Cagnetto Che Era a Pois trascorreva allegramente le sue giornate con gli altri cani, contento del suo nuovo aspetto.
Accadde dunque che arrivò in citta una nuova cagnetta: questa era bellissima e bizzarra, col pelo nero lucido e un atteggiamento alquanto particolare. Non ci volle molto perchè facesse girare il muso a tutti i maschietti del circondario. Quelli la coprirono di regali, le ulularono dietro per giorni, la rincorsero per settimane ma lei niente, di loro non ne voleva sapere. Anche il Cagnetto Che Era a Pois fu tutto preso da questa nuova arrivata, e le corse dietro in svariate occasioni.
Una sera la trovò a lavarsi sotto una fontanella e le si avvicinò. <<Come mai scappi sempre? E perché rifiuti tutti gli spasimanti? Non ne va bene neanche uno?>> Lei lo guardò come se non l'avesse mai visto prima in vita sua ma gli rispose comunque con tranquillità: <<Sai non è che io lo faccia apposta. È che li trovo tutti un po' noiosi; fanno tutti la stessa cosa, sono interessati tutti alle stesse cose. Sono tutti uguali mentre io vorrei un amante diverso da tutti gli altri.>> <<Diverso come? Fammi un esempio.>> Rispose lui incuriosito. La cagnetta ci pensò un momento e disse: <<Basterebbe anche una singola diversità, anche una cosa stupida. Per esempio un pelo a pois.>>
Il cagnetto sentì la felicità esplodergli nel petto. <<Io ho il pelo a pois!>> Le dichiarò. L'altra lo guardò stranita e commentò: <<A me sembri un comunissimo cane marrone. Addio.>> Poi se ne andò lasciandolo di sasso. Siccome il piccoletto era molto innamorato ne soffrì tantissimo: rannicchiatosi in un angolo ricominciò a piangere fortissimo.
Ed è così che finisce la storia del Cagnetto Che Era a Pois, che da quella volta pianse se stesso.

by Barone Rozzo

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